Da oggi il Papa ha un account Twitter che fa riferimento a lui. L’evento è coperto dai media in maniera persino eccessiva. Colpisce il gesto simbolico. Ma in realtà si tratta di un gesto che potrei definire “normale”. In fondo il 3 dicembre 2012 si connette idealmente al 12 febbraio 1931, quando Pio XI lanciava il suo primo messaggio via radio. Già allora Pio XI parlava di una la tecnologia messa a servizio delle relazioni e non della mera propaganda. E oggi un messaggio inviato via Twitter può essere retwittato, commentato… entra in un giro di relazione, di condivisione, di riflessione.

Propongo qui di seguito due video: uno dell’Istituto Luce che riprende l’inaugurazione della Radio Vaticana ad opera di Pio XI (12 febbraio 1931); un altro del Centro Televisivo Vaticano che riprende l’inaugurazione dell’account Twitter di Benedetto XVI (12 dicembre 2012). 80 anni separano e congiungono, tessendo una ininterrotta tradizione comunicativa.


 

  1. Maurizio Serra says:

    Per me è stato normale che il Papa utilizzasse twitter … forse è sembrato strano in Italia … prima curiosità … poi la stampa … il mettere in evidenza le domande provocatoie (???!!) a cui certamente il Papa non avrebbe risposto! Il sostenere l’inutilità o il danno per la Chiesa nell’utilizzo di questo strumento. Poi rendermi conto, a scuola coi miei ragazzi, che twitter a differenza di facebook è ancora poco conosciuto … al contrario dei paesi di lingua inglese. Ancora una volta i timori e i pregiudizi sono frutto dell’ignoranza. A un mio amico, che mi ha citato la parabola del seminatore e che paragonava la rete e twitter al terreno arido in cui il seme non cresce … ho risposto che con quelle premesse Paolo di Tarso non avrebbe mai aperto bocca! La rete ormai è diventato uno dei tanti luoghi in cui si incontra l’uomo, non virtuale ma reale, ed è giusto che anche a questo uomo possa arrivare la notizia di una Realtà ancora più vera che da senso a tutto.

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