Gli ultimi giorni di Pontificato di Benedetto XVI sono stati accompagnati da una conversazione molto attiva sui social networks. L’opinone popolare ha avuto in internet un luogo privilegiato di espressione. E’ bastato avere un profilo Facebook o un account Twitter o un blog per esprimersi, commentare, dire qualcosa. Dario Morelli su L’Huffington Post ha commentato: «Ratzinger ha mandato in tilt l’infosfera globale semplicemente costringendola a confrontarsi con un tema un po’ più complicato del solito: il che è di per sé un altro grande insegnamento del Papa che più di ogni altro si è interessato alla comunicazione digitale». Quindi moltissimi hanno scritto post su Facebook, commenti sui blog e tweets. Tra i 10 topics trend dell’11 febbraio 2013 ben 5 erano riferiti al gesto del Papa. Ha concluso acutamente Gianni Riotta su La Stampa: «lo schivo teologo Ratzinger ha dominato Twitter: a conferma che i valori antichi sopravvivono, forti, nell’era digitale».

Quando poi i tweets di Benedetto XVI sono stati archiviati (non cancellati!) e la pagina dell’account @pontifex è rimasta cioè vuota, questo ha fatto percepire alla rete il senso della “Sede Vacante” più di ogni altro simbolo. Nel frattempo si moltiplicavano esponenzialmente i tweets con l’hashtag #ThanksBenedict, #ObrigadoBento, #DankeBenedikt, #GrazieBenedetto, #GraciasBenedicto,…

Ma dal primo giorno di sede vacante la Rete è rimasta cassa di risonanza degli eventi successivi e soprattutto degli incontri dei cardinali nelle Congregazioni Generali di cui la stampa dava notizia. Si è cominciato a parlare di “papabili” ma anche di temi caldi per la vita della Chiesa. La conversazione sociale ha seguito questi passaggi con grande attenzione e partecipazione. Possiamo riassumere alcuni eventi e iniziative:

1) Gli account Twitter e le pagine Facebook dei Cardinali

Si è sviluppata una grande attenzione nei confronti dei cardinali che avevano un account Twitter o un profilo Facebook. Se brevi ma precise notizie venivano fornite dalla Sala Stampa vaticana, sono stati alcuni cardinali che hanno deciso di inviare ogni tanto alcuni tweets con messaggi che con discrezione comunicavano stati d’animo e inviti alla preghiera. Ciascuno dei cardinali che è su Twitter ha deciso personalmente cosa fare e come essere presente con naturalezza e senza forzature. Ovviamente con l’inizio del Conclave i cardinali si chiuderanno nel silenzio e questi tweets cesseranno di essere inviati. E questo è un gesto di coerenza perché l’ambiente digitale è interconnesso con quello fisico e dunque il silenzio non sarà “schizofrenico”, ma organico e riguarderà anche la comunicazione in Rete. Sono particolarmente seguite anche le pagine Facebook di alcuni Cardinali, come ha notato Jaime D’Alessandro sul Repubblica.

Infine è da notare la creazione di alcuni account Twitter legati agli eventi del Conclave per lo più gestiti da vaticanisti o da persone interessate. Anche se riportano nomi e immagini dell’account che fanno immaginare una qualche ufficialità non sono dei “fake”, cioè account falsi, ma iniziative di commento e di informazione che spesso rilanciano notizie più ufficiali

2) Le iniziative di preghiera e di riflessione nell’ambiente digitale

Tuttavia questo, che è il primo Conclave che si terrà dalla diffusione dei social networks (avvenuta poco dopo l’elezione di Benedetto XVI), si caratterizza per le svariate forme di partecipazione sociale a questi eventi legati alla elezione del Pontefice. C’è un desiderio e un bisogno di partecipazione che colpisce. Accanto alla conversazione sociale sono così apparse alcune iniziative quali, ad esempio, Adopt a cardinal. L’iniziativa ha come scopo quello di farsi assegnare un Cardinale da supportare con la preghiera e l’intercessione prima e durante il conclave e per i tre giorni successivi all’elezione. Alla vigilia del Conclave hanno aderito all’iniziativa 500.000 persone.

Nel frattempo Aleteia ha attivato alcuni hangouts, cioè delle interviste video sulla piattaforma Google, che hanno permesso approfondimenti e ai quali era possibile partecipare inviando messaggi o domande. Non si contano i siti e i blog di informazione dedicati al Conclave e ai giorni che lo precedono.

3) Le mappe interattive dei Cardinali

In Rete poi non si contanto le iniziative legate alla presentazione dei cardinali a volte con mappe interattive o ampie presentazioni o citazioni dei loro discorsi: dal Papabile of the day alla mappa del New York Times o HGH de La Stampa, al What the cardinals belive. Impossibile censire tutte le iniziative. Tutte queste iniziative nascono perché la gente desidera partecipare, informarsi, vivere l’evento in maniera più partecipata e sociale.

4) Le Apps del Conclave

A queste iniziative sono da accostare le Applicazioni per tablet e smartphones per le vare piattaforme nate attorno all’evento del Conclave. Ne faccio qui un elenco che non intende affatto essere un giudizio di validità. Alcune sono davvero ben fatte, altre rispondono più a una logica di curiosità. Ma è interessante verificare il fenomeno:

Innanzitutto è da segnalare l’applicazione ufficiale del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali  The Pope App uscita prima per iOs e poi, proprio il primo giorno di sede vacante, per Android. E’ una applicazione completa che permette di seguire in diretta gli eventi e accedere a tutti i documenti ufficiali relativi al Papa, e anche accedere ai luoghi più importanti del Vaticano attraverso delle webcams dislocate in Piazza San Pietro che trasmettono immagini in ogni momento. Altra applicazione ufficiale, valida sempre come The Pope App è Vatican.va del Servizio Internet del Vaticano. E’ da segnalare anche l’applicazione Porta Fidei per iOs e Android che permette di seguire le attività per l’Anno della Fede.

Esistono poi varie applicazioni non ufficiali di vario genere e qualità. Ne segnalo alcune senza dare giudizi di qualità né voler essere esaustivo:

Per Android:

– applicazioni di news e informazioni: FC Conclave Live (l’applicazione di Famiglia Cristiana per seguire il Conclave), Conclave News , Conclave e Habemus Papam (con aggiornamenti periodici sugli eventi)

– applicazioni legate ai “papabili”: Vota il tuo Papa! , PapabiliPapabili 2013 , Chi sarà il prossimo Papa? , Nome del nuovo Papa,

Per iOS (iPad, iPhone):

– applicazioni di news e informazioni: FC Conclave Live (l’applicazione di Famiglia Cristiana per seguire il Conclave), Elezione Papa 2013Conclave News , Conclave e Conclave Alert (con aggiornamenti periodici sugli eventi)

– applicazioni legate ai “papabili”: iConclave

5) L’avviso dell’elezione

E’ da notare, infine, anche l’iniziativa Popealarm che permette di essere avvisati via sms o email al momento della fumata bianca.

Conclusioni

Ciò che sta avvenendo e la vasta partecipazione agli eventi del Conclave e di ciò che lo precede manifesta  elementi interessanti. Il primo è che oggi un evento di proporzioni mondiali quale è il Conclave naturalmente vive anche nell’ambiente digitale perché in esso è possibile esprimersi e reagire in maniera diretta. Il rischio è la fagocitazione di un evento che ha logiche che a volte sfuggono alla facile “socializzazione” dell’evento. E gli effetti negativi sono il gossip e l’eccessiva curiosità. E tuttavia la Rete esprime un forte e positivo bisogno di partecipazione reale a un evento che la gente avverte come importante e simbolicamente rilevante. Gli effetti più positivi sono legati alle iniziative di preghiera, di sostegno e di informazione condivisa che rende il Conclave un evento che segna e anima la vita della Chiesa e che attira l’attenzione di persone, credenti o meno, che si interrogano e vogliono comprendere.

Aveva ragione Marshall McLuhan quando, nel 1973, parlando del Magistero nell’era elettronica, ravvisava che le condizioni che accompagnano il suo esercizio nel ventesimo secolo presentano un’analogia con il primo decennio della Chiesa. «C’è, da un lato, — scrive — l’immediatezza dell’interrelazione tra cristiani e non, in un mondo in cui le informazioni si muovono alla velocità della luce. La popolazione del mondo ora coesiste in uno spazio estremamente piccolo e in un tempo istantaneo. Per quanto riguarda il Magistero, è come se l’intera popolazione del mondo fosse presente in una piccola stanza in cui fosse possibile un dialogo perpetuo».  Lo comprendiamo bene adesso in tempo di «Conclave 2.0» e davanti all’elezione di un Papa che esercita il ministero petrino e la sua autorità sulla Ecclesia universa in un contesto globale. Risultano profetiche le parole del cardinal Avery Dulles, pronunciate nel 2000: «In our electronic age, when information travels with the speed of light, global authority is more important than ever. What happens today in Peoria cam rise questions in New Delhi and Warsaw tomorrow».

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